martedì 18 marzo 2008

Proposta della Rete Campana Salute ed Ambiente

Di seguito è riportata la proposta della Rete Campana Salute ed Ambiente per organizzare con tutte le associazioni ed i movimenti interessati un confronto pubblico sull'emergenza democratica ed ambientale della nostra regione e sulle azioni comuni da intraprendere
L'iniziativa è da costruire collegialmente, quindi il testo allegato è solo un canovaccio su cui lavorare insieme per definire un manifesto di convocazione condiviso.
Invitiamo tutti a discuterne e ad avanzare proposte, sia in rete che nelle riunioni di movimento.
Domani pomeriggio un gruppo delle realtà promotrici sarà presente per una prima verifica alla riunione del comitato allarme rifiuti tossici. Mercoledì pomeriggio se ne parlerà in una riunione pubblica ad architettura (palazzo gravina, via monteoliveto 3, aula 21, ore 17:30)

17 marzo 2008
Assise Cittadina per Bagnoli
assisebagnoli@gmail.com
assisebagnoli@libero.it


Una nuova politica delle risorse territoriali per una nuova democrazia

Appello della Rete Campana Salute ed Ambiente per la costruzione di una assemblea pubblica regionale sulla crisi ambientale e democratica in Campania

La crisi ambientale che interessa la Campania, a partire dalla criminale gestione dei rifiuti, si intreccia indissolubilmente con la crisi della democrazia e dello stato di diritto, calpestati dalle logiche emergenziali e dal sistema partitico-affaristico. Le resistenze civili praticate in questi anni da comitati, associazioni e movimenti, pur avendo ostacolato scelte perniciose e denunciato le criticità della situazione, non riescono ancora a divenire forza di trasformazione degli equilibri politici responsabili della catastrofe in corso.
Gli ultimi sviluppi, con le ordinanze di febbraio del dimissionario governo Prodi (estensione dei contributi CIP 6 ai tre inceneritori campani, possibilità di bruciare le balle non a norma nel termodistruttore di Acerra), la decisione commissariale di affidare alla FIBE il completamento dell’impianto acerrano, la ripresa della occupazione militare dei siti di discarica, delineano la volontà governativa di arrivare ad una “soluzione finale” del problema rifiuti che nulla concede all’azione dei movimenti ed annichilisce la stessa dialettica democratica.
Riteniamo quindi necessario un confronto serrato tra le realtà di base e le comunità in lotta per affrontare adeguatamente la prossima riacutizzazione del conflitto e delineare una inversione di tendenza: un confronto ispirato alla massima apertura, incentrato su poche e semplici discriminanti:
- indipendenza da tutti i soggetti istituzionali, critica al sistema dei partiti e ricerca di nuove forme di democrazia avanzata nel governo pubblico
- promozione di uno sviluppo territoriale socialmente equo ed ambientalmente compatibile, fondato sulla tutela e riproducibilità delle risorse locali, teso a promuovere la massima occupazione e la difesa dei beni comuni
- promozione di una gestione dei rifiuti antitetica all’incenerimento, ispirata all’opzione rifiuti zero, fondata sulla riduzione degli scarti, il riuso dei prodotti ed il recupero della materia
Proponiamo a tutti i soggetti che nella nostra regione lottano per un diverso modello di governo del territorio, fondato sulla partecipazione popolare e la tutela delle risorse locali, di organizzare insieme una giornata di riflessione e confronto politico, con le seguenti finalità operative: fare il punto della situazione, confrontare le rispettive esperienze e strategie, verificare la possibilità di un programma di azioni comune. L’iniziativa dovrebbe inoltre informare e coinvolgere i cittadini sulle attività in corso dei movimenti e delle associazioni, mirando ad una buona visibilità pubblica.
Data l’urgenza dell’iniziativa, che non deve comunque essere né schiacciata né strumentalizzata dalla campagna elettorale, e considerati i tempi necessari alla sua convocazione, proponiamo di organizzarla per sabato 5 aprile (previa verifica degli spazi disponibili e delle disponibilità dei soggetti partecipanti).

A nostro avviso, i due principali temi di discussione dovrebbero essere:
- le strategie attivabili dal basso per contrastare la crisi della democrazia e dello stato di diritto nel governo del territorio
- le scelte tecniche ed organizzative necessarie ad avviare immediatamente la transizione ad una diversa gestione dei rifiuti e la bonifica dei territori inquinati
La strutturazione è tutta da discutere. Pensavamo ad una prima articolazione tra momenti di discussione rivolti prioritariamente ai soggetti organizzati (assemblea, dibattito) ed iniziative di informazione rivolte prioritariamente ai cittadini (proiezioni, mostre). Per quanto riguarda la prima, va valutata l’opportunità di mantenere la discussione in forma plenaria oppure articolarla per tematiche. In ogni caso, occorre calibrare il limitato tempo a disposizione, conciliando l’esigenza di una discussione approfondita e partecipata con quella di concretizzare una serie di proposte operative condivise. Invitiamo tutti i soggetti interessati a questa proposta a discuterne insieme, a partire dalla redazione un manifesto di convocazione.

Napoli, 15 marzo 2008
Rete Campana Salute ed Ambiente

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