sabato 5 settembre 2009

PENSIONATI OGGI E DOMANI

PENSIONATI OGGI E DOMANI

La tornata elettorale si è conclusa. I problemi però non si sono esauriti. E attendiamo una qualche diatriba tra “i settori parlato e scritto”. I pensionati però sono sempre in attesa di soluzioni, anche “avanzate”, ai loro problemi. Giustamente cominciano le prime proteste: vogliamo renderci utili, non vegetare; migliorare le pensioni. Ribadiamo.

Il pensionato che ha superato una “certa età” ha problemi e necessità diversi da altre categorie di lavoratori. Spesso assistenza domiciliare continua, assistenza sanitaria più frequente, con spese più onerose. E’ giusto levargli fino al 40% della pensione con cui tenta di sopravvivere? Perché tassare così pesantemente le pensioni?

Il pensionato paga le tasse più di tre volte: durante tutto il periodo lavorativo (contributi inclusi); al momento di andare in quiescenza, e ancora nell’assegno pensionistico.

Altra questione è la perdita del valore delle pensioni, nonché delle “reversibilità” sui cui la scure normativa si abbatte pesantemente e che riduce il reddito fino a circa un quarto dell’assegno percepito dal defunto coniuge; un’erosione socialmente iniqua che penalizza il superstite e premia chi nella vita non ha mai pensato al futuro previdenziale.

Senza dimenticare che chi ha versato contributi ha già dato una mano essenziale alla Società e al Paese.

Allora:

1) La perdita di valore delle pensioni deve essere tutelato dallo Stato con le quote Istat;
2) Il pensionato deve partecipare in maniera attiva allo sviluppo sociale e godere di una minore fiscalità;
3) La tassazione deve essere una, certa, e aderente alla fascia d’età;
4) Prevedere un fondo per intervenire nella non autosufficienza.

La Corte Costituzionale, con sentenza n. 30 del 13 gennaio 2004, ha ritenuto che il rispetto dei principi di sufficienza ed adeguatezza delle pensioni impone l’individuazione di un meccanismo in grado di assicurare “un reale ed effettivo adeguamento dei trattamenti di quiescenza” alle variazioni del costo della vita. Quella sentenza è rimasta inascoltata. “In Germania, come scrive Lisa Batoli (Cgil - Spi), i redditi da pensione sono sottoposti a tassazione solo per una quota pari al 27 per cento. In Francia, ai contribuenti che hanno superato i 65 anni di età viene concessa una deduzione dal reddito imponibile il cui importo dipende dal livello del reddito e che viene raddoppiata nel caso di soggetti invalidi a carico. In Spagna, l’agevolazione, per i contribuenti sopra i 65 anni, assume la forma di una detrazione d’imposta di importo fisso e non soggetta a limiti di reddito. Nel Regno Unito, invece, sono previste sia una deduzione che una detrazione. Nel primo caso, l’agevolazione consiste nell’elevare la deduzione di base, spettante a tutti i contribuenti, considerando due fasce di età: i contribuenti tra i 65 e i 75 anni e quelli di età superiore ai 75 anni”. E in Italia?

Personalmente aggiungo e ritengo che è opportuna una riforma pensionistica, ma è giustamente inderogabile l’innalzamento dell’età pensionabile.


Maurizio Andriolo

Roma, 18 giugno 2009

Caso all'aeroporto di Bratislava

Sono un passeggero che il 31/08/09 è stato abbandonato come un cane (insieme a centinaia di persone) all'aeroporto di Bratislava e che non ha ricevuto nessun aiuto per poter tornare a Napoli.

Iniziamo dal principio: avevamo prenotato il volo Vienna-Napoli con skyeurope (eravamo partiti il 27 da Napoli con 7 ore di ritardo senza nemmeno essere approvvigionati di una bottiglia d'acqua) e ci dirottano sull'aeroporto di Bratislava tramite un autobus.

Ripercorrendo gli step, il 31, avendo prenotato il volo di ritorno da Vienna per le 11.05, ci rechiamo all'aeroporto di Vienna alle 9, da lì facciamo il check-in senza imbarcare le valigie che portiamo con noi sul bus che in un'ora ci porta all'aeroporto di Bratislava dove imbarchiamo le valigie.

Da qui che inizia la tragedia: il volo è in ritardo ma non si sà di quanto, aspettiamo ore e ore e ci mandano a dire che non hanno benzina, che la stanno contrattando, non ci offrono nulla, ci viene detto che possiamo spendere di tasca nostra 5 euro che con una mail alla skyeurope ci verrà rimborsato. Chiamiamo il Consolato ed è qui che inizia la presa per il c..., ci dicono che hanno già avuto altre telefonate e che si stanno mettendo in contatto con la Skyeurope. Dopo ore ad un altro passeggero dicono: "l'abbiamo saputo da soli 2 minuti".

Mi viene detto personalmente: "State calmi, partirete, mica siamo in Africa".

La Sig. (di cui non ricordo il nome) del Consolato Italiano che era lì presente perché doveva partire per Catania si mostra dopo ore e ore e ci dice che è in contatto con la Farnesina e che stanno operando per noi (non voleva nè essere ripresa nè filmata).

Sono stati violati tutti i diritti del passeggero, erano presenti bambini, anziani, ammalati, disabili e non è stata data loro nessuna assistenza, neanche un pò d'acqua. Alle 21 arriva il carabiniere Mattone del Consolato a dirci che la Farnesina non ha soldi e che dobbiamo tornare a casa a spese nostre (c'erano persone che non sapevano la lingua, che non sapevano dove passare la notte). Dall'Ambasciata è arrivata la sola notizia: o prendete a spese vostre un albergo di meno di 65 euro a notte, dove la prima notte ve la rimborserà la Skyeurope (che poche ore dopo ha dichiarato fallimento) o vi prendete le valigie, vi comprate un volo e ve ne tornate a casa. E per chi non ha più soldi? La risposta è stata: domani il Consolato vi farà un prestito (dopo che avete riempito diversi moduli) che restituirete al ritorno.

Io e la mia famiglia (gruppo di 8 persone), dopo 10 ore di prese in giro, avendo capito che non avremmo ottenuto nulla dal Consolato, alle 21 decidiamo di prendere il bus da Bratislava a Vienna, ci rechiamo alla stazione dei treni; dormiamo insieme ai barboni fino alle 5 del mattino, dopo di che compriamo a spese nostre i biglietti di ritorno per Napoli (180 euro a persona ) e dopo 20 ore di treno riusciamo a tornare a casa.

I giornali hanno anche detto che le compagnie aeree, per noi malcapitati, hanno venduto biglietti a prezzi stracciati: l’unico volo per l’Italia era il giorno dopo per Roma alla modica cifra di 606 euro a persona.

E dire che i profughi che vengono in Italia vengono rispediti a casa a spese nostre!!!!

Pare inoltre che sui giornali e televisioni stiano correndo notizie false che stravolgono completamente ciò che è realmente successo in quelle ore. Siamo disgustati e vorremmo che gli italiani sappiano la verità di quanto fanno schifo le nostre istituzioni.

In fede,
Anna Rea Della Volpe