La notizia delle dimissioni di Roberto Race ci lascia stupefatti ed amareggiati. La sua opera infaticabile per la diffusione della cultura europeista a Napoli e in tutta la Campania merita soltanto lode e rispetto. Non siamo a conoscenza dei motivi personali dietro questa scelta, ma possiamo immaginare che sia stata frutto di una decisione molto sofferta.
Roberto, sin dal primo momento ha infuso in noi la passione e la visione di una Campania regione europea. E’ stato in grado di aprirci le menti, di farci vedere oltre i limiti territoriali, stimolando anche la creazione del dossier sull’utilizzazione dei fondi strutturali che VivaCampaniaViva ha pubblicato nel settembre 2007.
Abbiamo apprezzato e lodato il suo impegno nel far crescere il movimento. Con il suo entusiasmo ci ha coinvolto e ci ha appassionato. Ha dato la possibilità a tanti giovani, del tutto sconosciuti nel panorama politico, di confrontarsi e di iniziare a dialogare con i grandi. E’ stato colui che ha svolto il suo ruolo sempre mettendo in primo piano il bene della nostra terra e mai portando avanti l’ambizione personale e gli individualismi.
Sappiamo quanto voglia bene alla creatura GFE/MFE e a volte ha trascurato anche impegni più impellenti e istituzionalmente più rilevanti per dedicare le sue energie al movimento che vede in lui il suo pilastro.
Ma la realtà è che senza l’anima, il cuore e la testa la GFE/MFE campana rischia di arenarsi molto presto nelle sabbie mobili delle chiacchiere e dell’inconcludenza. Diventerebbe facilmente preda di coloro che vedono in essa solo una possibilità di mettere in luce sé stessi e non la Campania.
Auspichiamo che Roberto possa ripensare a questa scelta così dolorosa anche per noi. Senza le sue attività e il suo lavoro noi stessi non avremmo mai potuto conoscere la GFE e l’MFE e non avremmo potuto mettere in condivisione un enorme patrimonio di valori ed interessi. Ci auguriamo quindi che la decisione possa essere rivista e che Roberto possa continuare ad essere il leader che ci ha guidato così bene negli ultimi mesi.
Auspichiamo quindi, qualora ci fossero state, che ogni incomprensione venga fugata e chiarita per riavere al timone della Gioventù Federalista Europea il suo naturale condottiero.
Roberto, sin dal primo momento ha infuso in noi la passione e la visione di una Campania regione europea. E’ stato in grado di aprirci le menti, di farci vedere oltre i limiti territoriali, stimolando anche la creazione del dossier sull’utilizzazione dei fondi strutturali che VivaCampaniaViva ha pubblicato nel settembre 2007.
Abbiamo apprezzato e lodato il suo impegno nel far crescere il movimento. Con il suo entusiasmo ci ha coinvolto e ci ha appassionato. Ha dato la possibilità a tanti giovani, del tutto sconosciuti nel panorama politico, di confrontarsi e di iniziare a dialogare con i grandi. E’ stato colui che ha svolto il suo ruolo sempre mettendo in primo piano il bene della nostra terra e mai portando avanti l’ambizione personale e gli individualismi.
Sappiamo quanto voglia bene alla creatura GFE/MFE e a volte ha trascurato anche impegni più impellenti e istituzionalmente più rilevanti per dedicare le sue energie al movimento che vede in lui il suo pilastro.
Ma la realtà è che senza l’anima, il cuore e la testa la GFE/MFE campana rischia di arenarsi molto presto nelle sabbie mobili delle chiacchiere e dell’inconcludenza. Diventerebbe facilmente preda di coloro che vedono in essa solo una possibilità di mettere in luce sé stessi e non la Campania.
Auspichiamo che Roberto possa ripensare a questa scelta così dolorosa anche per noi. Senza le sue attività e il suo lavoro noi stessi non avremmo mai potuto conoscere la GFE e l’MFE e non avremmo potuto mettere in condivisione un enorme patrimonio di valori ed interessi. Ci auguriamo quindi che la decisione possa essere rivista e che Roberto possa continuare ad essere il leader che ci ha guidato così bene negli ultimi mesi.
Auspichiamo quindi, qualora ci fossero state, che ogni incomprensione venga fugata e chiarita per riavere al timone della Gioventù Federalista Europea il suo naturale condottiero.
Napoli, lì 1 marzo 2008
Gli amici di VivaCampaniaViva
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