Cari Gigi e Mario,
un po' di numeri relativi alla giustizia. La macchina elefantiaca costa...troppo, peccato che non ce ne accorgiamo quando andiamo negli uffici giudiziari, dove spesso avvocati, parti e testi non trovano neanche una sedia in attesa del proprio turno di udienza.
Ergo quello che fa lievitare il costo è la durata dei processi, anche se bisognerebbe dividere il totale del capitolo di spese per tutti i processi pendenti, non solo per quelli che vengono definiti.
Ciao,
Antonella
Un processo civile costa 600 mila euro
un po' di numeri relativi alla giustizia. La macchina elefantiaca costa...troppo, peccato che non ce ne accorgiamo quando andiamo negli uffici giudiziari, dove spesso avvocati, parti e testi non trovano neanche una sedia in attesa del proprio turno di udienza.
Ergo quello che fa lievitare il costo è la durata dei processi, anche se bisognerebbe dividere il totale del capitolo di spese per tutti i processi pendenti, non solo per quelli che vengono definiti.
Ciao,
Antonella
Un processo civile costa 600 mila euro
Data Pubblicazione 20/3/2008
Articolo tratto da: Italia Oggi
Elaborazione di ItaliaOggi sui dati relativi alle spese fisse dell'amministrazione giudiziaria
È la cifra stimata per ogni procedimento definito nel 2006
Seicento mila euro a processo civile. Esattamente 647 mila euro per ogni procedimento definito nel 2006. Ecco il costo medio di ogni causa civile, che sia bagatellare oppure coinvolga diritti sensibili o riguardi due imprese. L'impegno e la difficoltà del caso specifico non pesano sulla spesa che lo stato paga per ottenere «il prodotto», qualsiasi sia la sua qualità.
Il dato di 600 mila euro a processo è stato elaborato da ItaliaOggi dividendo il costo complessivo sostenuto nel 2006 per il funzionamento burocratico dei tribunali e il numero dei procedimenti definiti nello stesso anno. Certo, le spese vanno a coprire anche l'impegno per i procedimenti non definiti, ma il conto sarebbe diabolico.
Questo è stato possibile grazie alla predisposizione di alcuni dati della direzione bilancio del ministero di via Arenula, che ha conteggiato la spesa per stipendi del personale di magistratura, per quelli del personale amministrativo, la spesa per i beni mobili e quelli immobili. Tenendo conto peraltro del solo personale e dei soli beni impiegati nel settore civile.
Nel dettaglio, le quattro voci nel 2006 sono arrivate a 2 miliardi 460 milioni 294 mila euro circa. I processi comunque definiti sono stati circa 3 milioni 800 mila. Dividendo le due cifre si arriva a quei 647 mila euro di costo medio a processo di cui sopra.
Ovviamente, non è un dato per così dire scientifico e in assenza di un confronto magari anche europeo non ci dice se la cifra sia giustificata o meno. Ma almeno dà una risposta orientativa a una domanda che spesso risuona tra gli operatori del diritto che si chiedono da tempo quanto costa la giustizia. Ed emerge per la prima volta.
Secondo i dati messi a fuoco da via Arenula, nel 2006 la spesa per gli stipendi dei magistrati è stata di circa 834 milioni di euro, quella per il personale amministrativo di 818 milioni.
Gli investimenti in beni immobili sono stati pari a oltre 56 milioni di euro e quelli in beni mobili (compresa l'informatica) a 751 milioni di euro.
Ogni distretto, peraltro, ha spese a sé visto che queste dipendono sia dal numero di unità di personale impiegato sia dal numero dei procedimenti.Milano spende per processo 1.625 euro, Roma 2.141, Palermo 1.109, Bologna 1.413 e Bari 1.794.
A queste cifre devono poi aggiungersi altri 500 milioni di euro di spese di giustizia. Tanto hanno speso gli uffici giudiziari di tutta Italia nel 2007 per mandare avanti i processi.
O perlomeno è la cifra che il ministero della giustizia ha accreditato nel corso dell'anno passato sul capitolo 1360, quello appunto delle spese di giustizia.
Il resumé dell'anno è contenuto nel sito del ministero della giustizia, che ha censito tutti i decreti di apertura di credito distinguendo tra Corte di appello, tribunale, procura generale e procura della repubblica. Claudia Morelli
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