domenica 11 maggio 2008

Vesuvio, Convegni e Monnezza

Su Il Roma del 22/04/08 è stato pubblicato un articolo dal titolo emblematico: "Nasce la Conferenza permanente dell'associazionismo. Pomicino: riqualifichiamo la classe dirigente".

Si tratta praticamente di un network di associazioni, il COPAC (Conferenza permanente associazionismo campano), che, nei prossimi mesi, attraverso varie iniziative si propone di concorrere a riqualificare gran parte della classe dirigente locale e regionale e contribuire a risolvere alcuni fra i più gravi problemi di Napoli e della Campania.

Wow, che bella idea, mi sono detta: ci voleva proprio un altro organismo succhia fondi europei per la formazione! Come se quelli che ci sono già non bastassero!

Ma l'aspetto più interessante di questa notizia è che questi scienziatoni che si presentano come promotori di una nuova cultura, questi maestri nuovi sul modello di Seneca con Nerone, (trattasi, tra gli altri, di Salvatore Lauro, ex senatore di Forza Italia e presidente di "Roma-Neapolis"; Giuseppe Gargani, deputato del Parlamento europeo, eletto nel 2004 per la lista di Forza Italia e presidente del Centro studi "Leonardo Da Vinci"; Ermanno Corsi, fino al 2007 presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Campania e presidente del Centro Studi "Nicola Amore"; Paolo Cirino Pomicino, democristiano della vecchia guardia, membro del gruppo dei 24 parlamentari italiani che hanno ricevuto condanne penali in via definitiva e presidente di "Campania Futuro") hanno affermato che la causa delle maggiori problematiche della Regione Campania è da individuare nel fallimento delle due giunte, comunale e regionale e, proprio per colmare, con una progettualità condivisa, il vuoto di contenuti che caratterizza l'azione di governo locale e rilanciare il confronto per la crescita sociale e civile, hanno dato vita questo nuovo organismo.

E bravi! Ci volevano proprio loro, coi loro bei cervelli affinati, a dire che a Napoli e in Campania la politica ha fallito per i suoi troppo compromessi, per le eccessive e multiformi collusioni, per la fame di potere....Bravi, bravi, aspettavamo proprio qualcuno che ci venisse a dire su quali contenuti si deve fondare la società civile, come se noi campani, che qua ci viviamo, non sapessimo qual è quel farmaco salvavita che da solo ci può far risalire dal baratro....come se noi non sapessimo che bisogna puntare su un'unica grande, immensa lotta, quella che porta a spezzare definitivamente il letale intreccio tra politica, economia, affare e malaffare...Fino a ieri ci hanno riempito di promesse, ci hanno fatto vedere le vacche grasse, ma poi, solo le illusioni del momento, del lavoro effimero che si conclude col fallimento delle aziende per mancanza di fondi pubblici...Ci hanno reso dipendenti dalla Cassa del Mezzogiorno prima e dai Fondi Strutturali poi, e noi, meridionali pigri, in quest'Eden ci siamo trovati benissimo, tanto che ora di questi fondi, di questi aiuti non ne possiamo più fare a meno.

Hai voglia a dire che è necessario riqualificare gran parte della classe dirigente locale e regionale...è proprio questa classe dirigente, che è tutt'oggi al potere, che è d'ostacolo alle nuove idee, alle nuove proposte, alle nuove azioni sociali e politiche della gente...la mentalità comune non cambia perché i politici locali hanno dato, attraverso l'effimero, l'illusione della realtà.

Ti faccio far un corso di formazione e lavoro così quando esci di qua ti devono assumere per forza....e il giovanotto, armato di buone speranze e forte delle parole dell'Onorevole ci va...ma poi la ditta chiude perché i fondi sono finiti...l'Unione Europea fa le indagini per vedere dove sono andati a finire i soldi e la gente che se li è presi è sparita nel nulla...e il giovanotto che prima era armato di belle speranze che fa? Va da un altro Onorevole e il circolo perverso ricomincia...

In conclusione, amici miei, ora mi farebbe piacere sapere se i componenti del COPAC queste cose non le sanno oppure, come credo, fanno solo finta di non saperle...Comunque, nell'un caso e nell'altro, hanno ragione ad organizzare i convegni sul problema dei rifiuti o sul mancato sviluppo economico o, ancora, sull'assetto urbanistico di Napoli...perché, secondo loro, il cittadino, l'uomo della strada, deve fermarsi a leggere solo il titolo del libro, non arrivare a capirlo tutto fino all'ultima pagina...l'uomo comune deve solo vedere che il problema è affrontato dai politici, ma il problema non deve capirlo, non deve analizzarlo, potrebbe arrivare dove i politici non vorrebbero che arrivasse.

Fortunatamente, però, in questo nostro Sud, cui sembra quasi che abbiano fatto il lavaggio del cervello, ci sono ancora braccia forti e menti fini che hanno davvero a cuore le proprie terre e che lottano, ognuno nel proprio piccolo, magari partendo dal loro piccolo paese di provincia, per stimolare la società civile, per educare alla coscienza civica, per fare informazione e formazione partendo dal basso, e per far capire all'interno della propria area politica di riferimento, che col PD un mezzo passo avanti si è fatto, ma c'è ancora tanto da lavorare per cambiare i vecchi schemi della politica.

Altrimenti, succederà che, un giorno non troppo lontano, così come dalla monnezza, non sapremo più come liberarci dalle inutili chiacchiere di chi (e questa volta non è un buon esempio di riciclo!!!) prova a riciclarsi ai margini della politica, chiacchiere inutili di chi è uscito dalla porta e prova a rientrare dalla finestra!

di Elvira Santaniello
04 maggio 2008

articolo postato sul sito: http://www.imille.org/

Nessun commento: