martedì 17 luglio 2007

Forza ragazzi del comitato di Maiori "spiagge libere"

Almeno settecento persone hanno partecipato nella serata del 9 luglio scorso ad un dibattito animato tenutosi a Maiori, che ha visto il comitato "Spiagge libere" esibire foto e video che dimostravano ampiamente le proprie ragioni in maniera inoppugnabile.

L'amministrazione era presente con il Segretario Provinciale di Salerno Stefano Della Pietra ed il capogruppo di maggioranza Salvatore Della Pace che hanno dimostrato disponibilità al dialogo e una possibile soluzione, ma hanno anche spiegato i motivi che hanno portato a queste scelte. Intanto le mille firme per la petizione, dove i ragazzi del comitato "Spiagge libere" hanno presentato una proposta alternativa, sono solo l'inizio. Si prevede di arrivare anche a duemila dai paesi limitrofi in quanto il dibattito ha registrato un successo senza precedenti per un incontro del genere.

Aperture ad una diversa sistemazione della spiaggia che conceda un minimo di spiaggia libera ai maioresi e i protagonisti sono stati loro, i ragazzi del comitato civico di Maiori.

Senza partiti, ma anche senza ambientalisti, totalmente assenti alla serata, i ragazzi si sono armati di documenti, foto, video e hanno illustrato e spiegato come, di fatto, il tratto urbano della spiaggia di Maiori è totalmente privo di spiaggia libera, a differenza di quello che dice il bando, in quanto tutti i tratti di spiaggia libera indicati negli atti dal Comune sono in realtà soggetti a divieto di balneazione.

Sotto accusa la gara per l'affidamento in gestione (protocollo n. 5804 del 7 maggio 2007) di due spiagge libere, quella fronte mare ad est della foce dell'alveo Regina Maior, di 52 metri, e quella ad ovest di 38 metri dello stesso fiume, concesso a due società di Maiori per 143 mila e 100 mila euro da una base d'asta di duemila euro. Praticamente un'offerta cinquanta volte superiore l'importo base. Maiori ha una spiaggia di circa 850 metri e una dozzina di concessionari, i due spazi liberi erano spesso terra di nessuno, ma anche lo sfogo per i maioresi e i bagnanti dei paesi limitrofi, o della soprastante Tramonti, per farsi il bagno.

Di particolare interesse il punto 5 del bando in base al quale "il gestore dovrà installare a propria cura e spesa le attrezzature balneari necessarie per l'attività di spiaggia libera attrezzata ovvero sdraio, sedie, ombrelloni, docce, servizi igienici, che dovranno essere rigorosamente conformi nella sagoma, dimensioni e colori agli elaborati tecnici, allegati al presente bando. La distribuzione interna degli spazi rimane di competenza del gestore, fermo restante che l'occupazione dell'area per il posizionamento delle sdraio, sedie e ombrelloni e simili dovrà essere limitata al 70% dell'area in concessione".

Proprio questa decisione ha scatenato le roventi polemiche nella cittadina costiera.

«Il provvedimento priva il cittadino di un bene demaniale, che per definizione dovrebbe essere gestito in modo da garantirne il corretto uso e funzionamento a vantaggio di tutti - dice, a nome del comitato, il presidente Gabriele Genuino - ma che invece viene riservato alle sole fasce medie, che siano in grado di permettersi di pagare una cifra giornaliera di venti euro se non residenti e di otto euro se del posto. Il Comitato ha intrapreso una necessaria campagna di informazione, cercando di supplire alle carenze dell'amministrazione, che non ha ritenuto opportuno esplicitare il progetto alla cittadinanza, limitandosi a dare una limitata pubblicità del bando per l'affidamento in gestione delle suddette spiagge libere».

Durante l'incontro è stato annunciato dal sindaco di Maiori un dibattito sulla qualità del turismo a Palazzo Mezzacapo con la presenza di Domenico De Masi, mentre, sempre con i ragazzi del comitato civico ci sarà un incontro con l'amministrazione in questi giorni per venire ad una soluzione, intanto il comitato continuerà la sua opera di sensibilizzazione.


Luigi Esposito

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