sabato 28 luglio 2007

Da un Sistema di Democrazia Rappresentativa verso un Sistema di Democrazia Partecipativa – Il possibile …

Vuoto ideologico, identità perduta, incapacità di gestione, condizionamento “culturale”, abuso di potere, autoreferenzialità del ceto politico, consociativismo, deficit assoluto di ETICA della POLITICA, hanno determinato un profondo scollamento della classe dirigente politico-amministrativa dalla società civile, dal mondo reale, dalle PERSONE.

In questa fase di intensa rielaborazione dell’intero sistema politico, in una prospettiva di grandi riforme istituzionali, sistema elettorale compreso, a mio giudizio, il potere decisionale di chi è deputato a governare il Paese dovrebbe essere configurato secondo lo schema RESPONSABILITA'-SANZIONE (sanzione positiva all’efficienza – sanzione negativa all’inerzia e all’abuso), non senza il ripristino di un più autentico e propulsivo spirito MUNICIPALE, in cui gli Enti Locali si trasformino da luoghi di amministrazione burocratica in laboratori di AUTOGOVERNO! Vorrei provocare una riflessione, e spero -in futuro- anche una concreta AZIONE, nella futura leadership, relativamente alla necessità di diffusione del c.d. Bilancio Partecipativo, quale strumento di autentica partecipazione democratica -al sistema di autogoverno dell’ente locale- del destinatario effettivo delle scelte politiche e di governo dei dirigenti, fino ad oggi imposte dall’alto.

Il dono più prezioso che possa coltivare l’umanità è la DEMOCRAZIA. Fiumi di sangue sono stati versati a difesa di questo straordinario sistema politico, ma ritengo che lo schema della democrazia rappresentativa abbia dato già i suoi frutti migliori allorché nasceva la Prima Repubblica; più tardi, invece, dopo gli anni '90, caratterizzati dal “fenomeno” Tangentopoli, tale modello ha iniziato ad offrirci altresì i suoi più amari frutti. L’incapacità di comunicazione e il deficit di credibilità in cui attualmente perversa ogni sistema di potere socio-politico-economico dell’Italia tutta, che costringe grandi partiti politici a coalizzarsi, e talvolta a fondersi oltre le ideologie e le origini identitarie, ne costituisce la più clamorosa, disarmante ed inconfutabile prova.

Orbene, sembra che l'esperienza di Porto Alegre, ridente capitale del Rio Grande do Sul, (Brasile) dove si pratica l'istituto del Bilancio Partecipativo già da diversi anni, con esiti affatto meritevoli di attenzione e di analisi, dove la democrazia autenticamente partecipativa, quella praticata dal CITTADINO-PERSONA, per il cittadino, del cittadino, ha sostituito la politica asservita alla dittatura dei mercanti; qui i cittadini hanno iniziato ad appassionarsi realmente alla politica e a prendervi parte allorché hanno compreso che avrebbero potuto scegliere autonomamente, ogni anno, come e dove investire una parte di risorse del loro Municipio. Non a caso, Porto Alegre è stato scelto come città ospite del Global Social Forum, esempio di meraviglioso dibattito democratico itinerante!

Il nuovo Partito Democratico, i leaders che si candidano a gestire questa fase critica e fondamentale per la nostra meravigliosa e martoriata terra diano alla collettività la speranza che il cittadino sia davvero al centro della politica, che non sia solo spettatore (talvolta vittima) di un potere abusato e verticistico; alimentino la speranza che una globalizzazione orizzontale è possibile; diano altresì la certezza che esistono uomini che scelgono la politica per amore della vera democrazia; che la corruzione ceda il passo alla solidarietà sociale; che anche chi ricco non nasce possa sperare di vivere più agiatamente, per criteri meritocratici; che ciascuno, dalla propria abitazione, dal proprio centro di accoglienza, chi dal proprio letto di ospedale, chi dalla propria azienda, chi dal proprio banco di scuola, chi dalla strada, nessuno escluso, possa iniziare a sperare che un mondo migliore è realmente possibile! Se è difficile, com’è difficile, incidere nel processo di democratizzazione del mondo intero. Facciamo in modo che almeno qui, in Campania, i cittadini tornino ad essere al centro della POLITICA, e contribuiamo affinché questo fiume scorra quotidianamente in un letto di ETICA, come saggiamente suggeriva Max Weber!


Dirigente Regionale DS Campania
Avv. Maria Gatto

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