martedì 17 luglio 2007

Un sondaggio di idee dalla Summer School

Domanda n° 1
Quali pensi siano le strategie e/o gli strumenti utili a favorire il processo attualmente in corso per la costituzione dell’Europa Unita?

La politica di coesione ha consentito a molti Paesi di crescere. In particolare la Spagna ha saputo far tesoro dell’ingresso nell’UE e far fruttare al meglio i finanziamenti.
È importante quindi che questo tema possa trovare una valida e concreta applicazione anche per i Paesi che più di recente hanno abbandonato il blocco ex-comunista. Il piano per l’approvazione di una Costituzione Europea deve necessariamente includere la possibilità per le autorità sovranazionali di decisioni più rapide.

Domanda n° 2
Quali iniziative ritieni efficaci al fine di migliorare il rapporto tra cittadini e politica?


Le iniziative esistenti (festival, tavole rotonde, meeting ecc) vanno bene. Ciò che deve necessariamente migliorare è da un lato la credibilità dei politici, i quali troppo spesso promettono tanto senza poi portare a risultati concreti, dall’altro la politica deve smettere di essere autoreferenziata ed autoreferenziante, nel senso che deve essere più aperta agli stimoli che provengono dalla società, sia in termini di uomini che di idee.

Domanda n° 3
Quale sistema elettorale pensi che possa rappresentare la risposta alla crisi elettorale in Italia?

La soluzione è nell’applicazione di modelli già funzionanti negli altri paesi. Idealmente l’uninominale secco potrebbe essere la soluzione ideale, poiché garantisce meglio la rappresentatività e la responsabilità dell’eletto con la comunità del collegio elettorale. Ma anche un sistema proporzionale con sbarramento al 5% potrebbe portare alla creazione di maggioranze coese e stabili. L’importante è non mescolare i sistemi ed evitare che piccole formazioni che non raggiungono nemmeno il 5% possano essere in grado di condizionare le scelte di governo.

Domanda n° 4
Diritti di cittadinanza a confronto. Tue considerazioni a riguardo.

La questione dell’immigrazione si inserisce nella più ampia problematica della crisi dei valori e di identità nazionale nel nostro paese, oltre che nel problema dell’imbarbarimento dei modi di vita degli abitanti delle periferie delle grandi città. È possibile immaginare un Ministero che sovrintenda all’Integrazione e alla Cittadinanza con la promozione di attività per la conoscenza della lingua e cultura italiana allo scopo di fare integrare l’immigrato nel rispetto della nostra realtà sociale, giuridica ed economica. Concretamente diciamo sì alla pluralità culturale ma nell’ambito di una solida e riconoscibile identità nazionale.

Domanda n° 5
Quali sono secondo te i modelli innovativi di partecipazione da mettere in atto nel nostro Paese?

Esiste in Italia una grande quantità di giovani i quali hanno maturato ampia dimestichezza con la comunicazione digitale e multimediale. È auspicabile che questo livello di sviluppo possa essere utilizzato per fornire nuove opportunità di sviluppo umano e culturale a chi non ne dispone.

Domanda n° 6
Cosa manca e cosa è possibile fare in direzione di una riforma della politica nazionale?

È auspicabile che i partiti mettano in moto processi di rinnovamento che comportino una maggiore democraticità interna, con conseguente più rapido e semplice ricambio generazionale. Le aggregazioni di partiti ideologicamente simili sono anche un positivo contributo alla governabilità e alla stabilità del Paese.

Luigi Esposito
Mario de Riso di Carpinone

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