giovedì 4 ottobre 2007

Il Partito Democratico, a Napoli e in Campania, non sta nascendo sotto i migliori auspici

Cari amici,

Il 22 settembre scorso è scaduto il termine per presentare le liste dei candidati alle assemblee costituenti nazionali e regionali del Partito Democratico. Come si immaginava gli scontenti sono stati numerosi, in particolare tutti quelli che auspicavano che il Partito dovesse nascere su basi nuove e che non si configurasse come una mera sommatoria di due gruppi dirigenti.
Il Centro Culturale VivaCampaniaViva (vivacampaniaviva.blogspot.com) ha raccolto alcune testimonianze, sia da parte dei sostenitori della candidatura di Walter Veltroni che di quella di Enrico Letta, che si sono visti esclusi nella composizione delle liste.
La prima anomalia che balza agli occhi è stata la scelta dell’attuale segretario regionale dei DS, Enzo Ammendola, di non candidarsi in nessuna delle liste.
A questo si è aggiunta la lettera pubblica a Walter Veltroni di Amedeo Cortese, il segretario della Federazione della Sinistra Giovanile di Napoli, il quale scrive: “Non è questo purtroppo il PD che immaginavamo. Non è quel partito, innovatore, moderno, giovane, alla cui guida ti candidi, che sognavamo. È un partito che invece, qui a Napoli e in Campania, nasce profondamente ferito (…) in un clima più da guerra civile che da civile "mescolanza" di storie e culture. Guardiamo in faccia al nostro Partito Democratico: perlopiù senza giovani , privo di uno slancio innovatore reale, privo di un'anima politica.
Un PD in cui è contato in questi giorni la domanda "Quanti voti hai?", non certamente "Quali idee porti?", che ha rimesso in moto vecchie e nuove, ma sempre logore e stanche, oligarchie di potere che si affaticavano a mostrarsi moderne e innovatrici , quasi bastassero semplici sigle a definire un progetto .
Quali spazi di partecipazione politica reale ed effettiva possono realmente aprirsi per una nuova generazione che all'atto di costruzione di un partito nuovo si vede messa nell'angolo (…). Siamo, potrai ben capirlo, delusi.”

Non meno dura è stata la lettera di Luigi Malfi, che si è pubblicamente disimpegnato dal sostegno della candidatura ad Enrico Letta sul suo blog (http://www.blogdelconfronto.it/). Questi, rivolgendosi al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, accusa: “i tuoi referenti napoletani, i quali nel tentativo di accaparrarsi tutti i posti ‘utili’ nelle liste, hanno rinunciato alle firme raccolte dai miei amici in quattro collegi della Circoscrizione Campania”, chiudendo con parole molto dure nei confronti della sua dirigenza regionale “cerca di pescare i tuoi uomini in acque pure, tra quelli che sanno veramente nuotare, non sottocosta, ove quelli che ci sono riescono, al più, ad annaspare in quelle putride”.
Anche VivaCampaniaViva ha denunciato più volte l’attitudine del gruppo dirigente campano che sostiene Letta: persone più interessate ad assicurarsi una poltrona sicura piuttosto che disposte a lavorare su idee ed uomini nuovi.
Con queste premesse appare purtroppo chiaro che il Partito Democratico, a Napoli e in Campania, non stia nascendo sotto i migliori auspici.
Luigi Esposito
Luigi Malfi
Amedeo Cortese

Nessun commento: