domenica 24 febbraio 2008

Scambio di battute

Mail inviata agli amici di VivaCampaniaViva

Cari amici CAMPANI,
vi giro una mail che ha ricevuto la direzione del Movimento Federalista Europeo. Posso dirvi che proprio ieri, durante le mie ore notturne, ho scritto una lettera di denuncia (missiva già sottoscritta da alcuni di voi) che sembra proprio la naturale risposta ad attacchi del genere; attacchi che, ovviamente, provengono da persone che non conoscono l'ambito e la realtà campana e possono esprimere giudizi solo su ciò che vedono riflesso dai mass-media nazionali e regionali. Dall'Europa e dal resto della Nazione si percepisce davvero che qui, nelle nostre terre, nessuno combatta!Bisogna ancora compiere tanta strada per uscire dalla "Emergenza Campania"! Vi girerò, quanto prima, la mia lettera!
Era da tempo che non chiudevo una mail in tale modo: buona fortuna a tutti noi!
21 febbraio 2008

Luigi Esposito
Presidente Centro Culturale VivaCampaniaViva
Membro del Movimento Federalista Europeo

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Risposta di Richard Reed

Caro Luigi,

In genere non scrivo nè a giornali nè ad organizzazioni come quella che tu rappresenti e che è molto prolifica nello scrivere e stendere relazioni, missive, coinvolgere, etc. Purtroppo me ne manca il tempo dato che per lavoro sono costretto a viaggiare quasi quotidianamente non solo nei pressima fino a paesi lontani quali quelli del Sud Est Asiatico.
Non so chi sei, né mi sono informato, ma dall'ardore dei tuoi scritti ti immagino giovane e pieno di quella fiamma che purtroppo non brucia più nell'animo di tanti giovani.
Questo è un bene (la tua fiamma) e mi auguro che ce ne siano tanti che, come te, cercano di rimettere in sesto il casino che noi vecchi vi abbiamo lasciato in eredità. Che squallore la nostra generazione di ex sessantottini.
Anche tu però commetti un gravissimo errore,lo stesso che ci ha perseguitato da almeno quando ho l'uso della ragione: quello di non accettare le critiche di chi vede la nostra situazione freddamente, per quella che realmente è, con occhio distaccato. La critica di chi fa i conti con i fatti e non con isentimenti.Basta sentimenti, ci sono i fatti che purtroppo ci danno torto. Siamo TUTTI COLPEVOLI E CONNIVENTI.
Tanto per restare sul leggero, non mi dire che non hai mai lasciato la macchina in terza fila, magari lasciando le chiavi al cosiddetto guardiamacchine, o che non hai mai attraversato con il rosso, che dai sempre la precedenza sulle strisce, che non hai mai cercato o fatto una raccomandazione per una persona che veramente ne aveva bisogno, che non hai votato per i ladri che ci governano e che ci hanno governato. Questa è la nostra colpa, siamo stati zitti perché sotto sotto ci andava bene così: mentre camorristi, delinquenza e politici si facevano i fatti loro, noi cisiamo arrangiati (e per favore non tiriamo in ballo i motivi storici per cui siamo fatti di una certa maniera, Borboni, scippo Sabauda, ecc). Purtroppo non ci sono scuse, se non quelle sentimentali e faremmo il gioco del nemico a proseguire a scusarci in tal senso. Ognuno di noi, nel suo piccolo è un camorrista in pectore e lo dimostra la tua indignazione ad accettare che qualcuno ci giudichi. Si, anche tu con il tuo sincero zelo ti indigni e ti senti offeso nell'onore. Mia figlia sta passando un periodo di studi a Parigi e sai quale è stata la prima domanda che le ha fatto il professore all'esame di Gennaio? "Come và con la spazzatura?" stessa domanda me la fanno i miei amici arabi dalla Giordania o quelli Indonesiani per email.
Anche mia figlia ed io ci siamo sentiti offesi sentendoci rinfacciare le nostre colpe, ma siamo ugualmente colpevoli perché siamo rimasti fermi alle denunce, alle belle parole ed ai bei proclami di gente sinceramente animata da sani motivi, ma abbiamo sempre vissuto da Napoletani autentici con le nostre piccole furbizie ed il nostro adattamento alla situazione reale, in fondo contenti di poterci barcamenare ed uscire soggettivamente indenni nella strisciante illegalità che ci è comune. Come singolo il bilancio potrebbe anche andare bene, ma come appartenente ad una società che vorrebbe essere civile no, anche mia figlia ed io siamo camorristi in pectore perché mentre ci indignamo, ci comportiamo male nella vita quotidiano e corriamo a cercare il favore dell'amico che può quando non riusciamo nel nostro intento con le nostre forze, e via così dicendo.
Non abbiamo scuse, almeno per 15 anni abbiamo dormito ed anziché ribellarci ci siamo adattati, giustificando qualsiasi cosa accadesse e smettendo di indignarci per i veri scempi che venivano fatti sulle nostre teste. Penso ai nostri sindaci o ai nostri governatori, per cui purtroppo ho votato anch'io, che mentre ci rotolavamo nella merda dicevano che tutto andava bene e che "Napoli sta vivendo un fecondo periodo di attività intellettuali ed artistiche. Abbiamo inaugurato il palazzo delle arti moderne" E intanto le piramidi di ecoballe crescevano. In altri paesi avrebbero fatte le rivoluzioni e le arti ed i pensieri filosofici sarebbero risultati ben indigesti ai nostri "Eletti".
Grazie a Dio non siamo arrivati a tanto, né credo che oggi ci possa essere un pericolo tanto grave, dato che, tolta una piccola parte della nostra popolazione che sta veramente male, in tanti ci arrangiamo bene. Continuiamo ad inquinare le strade con i nostri imballaggi consumistici, con lo smog delle nostre belle macchine con cui passeggiamo sul lungomare la domenica ed ogni week end che si rispetti. Per non parlare del sano sperpero di ricchezza che si consuma ad ogni ricorrenza ed in ogni occasione di evasione. Non sembra proprio che siamo una nazione con un PIL quasi vicino allo zero. Ci stiamo forse indebitando fino alla terza o alla quarta generazione? Noi Campani in primis, forse si. Eh, ma apparire è meglio di essere, noblesse oblige! Sarebbe lungo l'elenco del benessere reale che abbiamo rispetto alla vera miseria che in pochi abbiamo veramente subito o vista con i nostri occhi.
Va bene quindi tutta la tua voglia di scrivere, rispondere a chi ci giudica (magari con il cervello acceso prima del cuore) e di organizzare comizi, tavole rotonde etc, però, quando organizzi una bella raccolta differenziata per i vicoli della nostra città ed un volantinaggio porta a porta che potremmo organizzare in tale data spiegando che per uscire dall'emergenza tutti dovremo fare la nostra parte? Seconda tappa: dopo, in tanti, andiamo a visitare tutti i shopping centres e parliamo con i responsabili di ciascuno convincendoli a bandire le buste di plastica e qualsiasi altro imballaggio non riciclabile e chiedendo loro di aiutarci a lanciare il messaggio, magari appoggiati da una bella campagna stampa, che chi non si porta la sporta della spesa non è trendy e che le signore sono tanto più carine con i ciuffi di insalata che escono dai loro panierini. Quindi andiamo nelle scuole, iniziando dalle elementari e facciamo un bel sano lavaggio del cervello ai nostri bambini in primis e quindi ai nostri ragazzi più grandi, insegnandogli, visto che nessuno lo fa, ciò che è civile (compresa la raccolta differenziata) e ciò che non lo è. Dopo mesi di lavoro capillare in tal senso(non una botta e via), comune dopo comune, andiamo quindi a documentarci per benino su cosa debba avere un termovalorizzatore per essere sicuro ed iniziamo un'altra campagna di divulgazione in tal senso per spiegare che il diavolo non è nella tecnologia ma negli uomini che la usano male e che se facciamo attenzione a chi mettiamo nelle stanze dei bottoni, potremmo anche pensare ad un termovalorizzatore amico che oltretutto ci darebbe un bel pò di calore gratis. E di passi concreti come questi ce ne sono tanti altri a cui pensare.
Dimenticavo, si corre il rischio di passare per Qualunquisti. Bella parola questa, inventata per etichettare tutti coloro che non pensano in maniera kosher, ortodossa, ovvero secondo il pensiero dell'intellighienza, la sola tenutaria del "Vero" e del "Giusto".
Francamente dovremmo fregarcene di costoro che magari sono i primi ad avere interesse a rimanere ancorati alle loro poltrone ed a curare i loro intrallazzi. O che per lo meno non hanno null'altro da fare che riempirci la testa con la loro belle parole, o bei scritti.
A questo punto, una preghiera, per favore cancellami dalla tua mailing list e da quella dei tuoi amici cui hai passato il mio indirizzo. Non mandarmi più messaggi che spesso sono solo aria fritta, bella, ma purtroppo sempre aria fritta, finchè non organizzi una qualche bella iniziativa come quelle che ti ho accennata qui sopra. A quel punto leggero con molto interesse quanto hai da propormi. Non ne posso più di parole, ho bisogno di fatti. A tale iniziativa do la mia adesione sin da ora e mi rendo disponibile a partecipare di persona.

22 Febbraio 2008

Con stima e simpatia

Richard Reed

PS: Sono Anglo Napoletano, ma di Anglo ce solo il nome ed il resto è tutto Napoletano, con tutto l'orgoglio e la vergogna che ne consegue.

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Diritto di replica di Luigi Esposito

Caro Richard,

la tua lettera mi ha colpito non tanto per le critiche che mi rivolgi, ma per quanto ti vedo poco combattivo, quasi pensi che tale situazione sia dettata dal fatto che la società civile sia camorrista in pectore. Giustifichi quasi le colpe dei grandi problemi campani come se i colpevoli fossimo noi.
Mi dici che sono una persona che non accetta le critiche e che non vede freddamente la situazione campana: posso dirti che non vi è nulla di più sbagliato, mi sono avvicinato a problematiche come l’emergenza rifiuti e i fondi strutturali con tutta la criticità e la freddezza dovuta, analizzando solo tabelle, dati e documenti reali, non solo perché questo è il mio modo di approcciare le cose, ma anche per non incorrere in querele e stupide beghe burocratiche.
Sono ormai mesi che dico ai miei amici di essere chiari, semplici e soprattutto distaccati nello scrivere.
Quando mi dici che siamo “tutti” conniventi, non sono d’accordo. La connivenza deriva proprio dall’atteggiamento di remissione quasi come dire: siamo fatti così... non cambieremo mai.
Mi spieghi perché un campano nella sua terra passa con il rosso e si ferma in terza fila e invece al Nord è attento e disciplinato? Semplice: sa che al Nord è controllato e punito. La popolazione va educata a comportarsi bene attraverso multe e informazione.
Sono il primo a dire che la situazione campana non è semplice da risolvere, in quanto la classe politica si adagia su una società connivente e viceversa, ma arrivare a dire che siamo tutti camorristi in pectore mi sembra una esagerazione.
Molti di noi fanno la raccolta differenziata, si fermano con il rosso, non parcheggiano in terza fila e anzi sono quasi vittime del sistema che li vede e li giudica in modo strano.
La politica e la classe dirigente dovrebbero cercare di invertire tale sistema, almeno dovrebbero tentarci.
Il mio centro, anche se a te può sembrare aria fritta, cerca, nel suo piccolo, in quanto non ho il potere di un deputato, né quello di un amministratore, di sensibilizzare la società civile e i politici con i pochi mezzi che ha a disposizione.
Ho scritto dossier che sono stati inviati a Bruxelles e hanno causato, con altri documenti, dei richiami e delle sanzioni che l’Europa ci ha inviato. Ho denunciato numerose altre problematiche, ho fatto da cassa di risonanza e ho dato eco a numerose denunce.
Ho organizzato manifestazioni con altre associazioni, ho stimolato i politici campani a fare di meglio senza ottenere mai nulla da loro, sono stati completamente sordi ai richiami e del tutto fermi agli stimoli che proponevo loro. Tutto questo senza innervosirmi, ma con professionalità e coerenza.
Il bello è che ci sono persone come te, che pensano che io faccia solo aria fritta e altre che pensano che io stia facendo già troppo, persone che con tono minaccioso mi hanno detto di fermarmi; vorrei tanto farle parlare con te almeno si rendono conto che alla fine sono innocuo.
Mi scrivi che sono indignato in quanto qualcuno ci giudica. Altra cosa errata. Io non sono affatto indignato, non mi sembra di essere molto carino con la società civile e la classe politica campana, ma non accetto la forma di odio e di rabbia che molti hanno contro di noi, vorrei che anche chi ci giudica lo facesse in maniera corretta, razionale e soprattutto conoscendo meglio la realtà nella quale siamo costretti a vivere.
Vivendo anche al Nord ho smesso di indignarmi e di sentirmi offeso ma, quando l’interlocutore non è un vero ignorante, cerco di spiegargli la reale forza e energia di noi campani: siamo come un bimbo che sa che può fare i capricci, tanto non ci sarà mai nessuno a punirci o a coccolarci.
Abbiamo bisogno di politici che ci sappiano guidare, di una classe dirigente che sappia fare le scelte giuste per noi.
Una signora di Castellamare di Stabia, in una intervista televisiva, disperata per i cumuli di spazzatura, si augurava di avere un termovalorizzatore sotto casa pur di uscire dallo squallore nel quale siamo caduti. La gente comune vuole essere aiutata. La classe dirigente e politica si affanna solo a dividersi poltrone e consensi.
Spero che la tua lettera faccia risvegliare quella società civile che è ben assopita. Per i politici e la classe dirigente alzo le mani, serve qualcosa di più forte!
Ovviamente pubblicherò anche una tua risposta, per poi continuare i nostri dialoghi in modo privato tramite mail.

24 febbraio 2008

Ti saluto cordialmente,
Luigi Esposito

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