sabato 8 dicembre 2007

Botte Di Natale pt.1 - Bassolino vs. Nicolais


NAPOLI — Scena già vista. Uno entra, l'altro esce, uno sale sul palco, l'altro scende. E così in mattinata mantengono il punto, ministro e governatore, e fanno in modo di non incontrarsi a Nola nel corso dell'inaugurazione del "Vulcano Buono".

Consapevoli anche che nel pomeriggio, alla prima riunione del comitato nazionale del Pd, volenti o nolenti si ritroveranno e molti occhi saranno per loro. Antonio Bassolino e Gino Nicolais sono diventati i protagonisti di una sorta di soap-opera politica, in cui, dal 24 novembre in poi (giorno cioé dell'elezione della segretaria provinciale Emma Giammattei e del ribaltone), ci sono stati colpi di scena improvvisi, il governatore che dà del correntista trasformista al ministro e chiede l'intervento di Veltroni, il braccio destro di Veltroni, Bettini, che arriva a Napoli e chiede di chiudere la vicenda e non parlarne più.

Gossip a gogo prima della riunione. Cosa sarà successo mai all'hotel romano Parco dei Principi, presente lo stato maggiore del Partito democratico? Il caso ci ha messo lo zampino: governatore e ministro si ritrovano al banco delle registrazioni, vicini. Si guardano, si sorridono e poi si stringono la mano. La notizia si diffonde a velocità della luce a sottolineare che la pace è fatta.

Com'è lontana Napoli da Roma. Nessun incontro formale, però. Bassolino e Nicolais non parlano tra di loro. Ci penseranno gli altri a mediare. Governatore e sindaca sono vicini di sedia. Nicolais si accomoda accanto al segretario regionale Tino Iannuzzi. Passa Walter Veltroni che, pare, dica a Iannuzzi: «Senza Gino (Nicolais) non ce l'avresti fatta». E a Nicolais subito dopo: «Sono convinto che continuerai ad appoggiare Tino (Iannuzzi)».

In sala si discute del caso Napoli e la parola d'ordine è unità, chiudere la vicenda politica. Si fanno capannelli. Il ministro parla con il leader del Pd. Bassolino discute prima con Fassino, poi con Bettini e infine con Veltroni. Smussare gli angoli e abbassare i toni in vista dei congressi veri e propri. Un ironico Ciriaco De Mita si ferma con i Nicolais boys che stanno in attesa: «State calmi, non vi agitate tanto». Annamaria Carloni si tiene a distanza, Teresa Armato fa da confidente. Veltroni, simbolicamente, dirige l'unità partenopea.

Simona Brandolini - Corriere del Mezzogiorno

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