giovedì 12 aprile 2007

Una buona notizia, tratta da "La Repubblica" dell'11 aprile

La direzione delle Ferrovie applica la tolleranza zero sui treni delle trasferte calcistiche (era ora, aggiungiamo noi: i fessi che pagano il biglietto regolarmente ogni volta che salgono su di un treno!)
ROMA - Tolleranza zero delle Ferrovie con i tifosi in trasferta. Stavolta non sembra essere il solito proclama, la periodica e ciclica dichiarazione d'intenti che svapora nei fatti nella prima domenica di calcio.
Basta vedere cosa è successo martedì, tarda mattinata, quando lungo i binari della stazione centrale di Genova si sono visti controllori in coppia con poliziotti che hanno staccato la bellezza di 120 biglietti ad altrettanti tifosi partenopei che stavano andando a Torino per Juventus-Napoli. Ognuno di loro ha pagato circa novanta euro: il prezzo della tratta Napoli-Torino più la multa.
Esattamente come un passeggero "normale" pizzicato in treno senza biglietto. I fatti. All'alba di martedì 130 ultra partenopei si infilano alla spicciolata sull'Intercity che arriverà a Torino in tempo per il match di cartello della serie B, uno scontro al vertice che assomiglia a una partita di prima serie.
Il personale delle Ferrovie se ne accorge quando il treno è già partito: sono 130, non vogliono pagare e infastidiscono gli altri passeggeri: fumano, fanno confusione. Sulla carta, almeno dai tempi del decreto dell'allora ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu, sono stati aboliti i "treni speciali per i tifosi" e di conseguenza non ci sono più "prezzi speciali" per i biglietti, leggi gratuiti. Insomma, ogni testa un biglietto. E a costo intero. La prassi, come sempre, racconta altro: anziché i treni speciali ci sono i charter ; è vero che non vengono più distribuiti blocchetti di biglietti gratuiti come qualche anno fa, ma i "portoghesi" a piccoli gruppi di dieci-venti persone sono ampiamente tollerati.

La follia di Catania e l'uccisione dell'agente di polizia Filippo Raciti hanno imposto un nuovo giro di vite, un nuovo decreto, un nuovo ddl sulla sicurezza negli stadi appena approvato alla Camera ma poi si sa come vanno queste cose: il tempo che passa allarga le maglie del rigore e piano piano tutto torna come prima. Le Ferrovie provano a tenere il punto. E a non tornare indietro. "E' soprattutto una questione di rispetto per gli altri viaggiatori" dicono dagli uffici centrali in piazzale della Croce Rossa. E si torna all'Intercity in viaggio da Napoli a Torino martedì mattina.
Il personale delle Fs segnala alla direzione e al settore-sicurezza la presenza dei 130 clandestini a bordo. E si decide, insieme al ministero dell'Interno, di intervenire a Genova. Qui è entrata un azione la inedita coppia bigliettaio-poliziotto che, piazzati fuori dal vagone, hanno fatto scendere i 130 abusivi. Ad ognuno di loro il verbale con la multa e il biglietto, più o meno 90 euro a testa. Solo dieci hanno rinunciato. E sono tornati a Napoli, con copia della denuncia.
"Tutto ciò è costato più di un'ora di ritardo per gli altri passeggeri" spiegano dalla direzione delle Fs. "Siamo rammaricati ma ogni volta dovremo intervenire in questo modo". Per far capire che stavolta fanno sul serio. Il problema si è ripresentato durate la notte per il ritorno. Questa volta i tifosi avevano finito i soldi: a ognuno di loro è stato fatto un verbale amministrativo, una denuncia e sono stati fatti salire sul primo treno.
"E' fondamentale" dicono negli uffici della direzione Fs "che venga rispettata la norma del nuovo decreto che vieta la vendita di interi blocchi di ingressi stadio fino a 2-3 mila tifosi. Queste vendite in blocco provocavano l'arrivo di gruppi di 500 persone in stazione e per noi diventava impossibile, perchè pericoloso, intervenire".
di CLAUDIA FUSANI

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