sabato 30 giugno 2007

Il gioco delle poltrone a punti specchio della malapolitica

Riportiamo alcuni passaggi dell’articolo pubblicato dal Sen. Massimo Villone sul quotidiano “La Repubblica” (cronaca di Napoli) il giorno 30 giugno 2007:

Forse non avevamo capito. Più volte abbiamo lamentato che la vicenda politica locale rimaneva oscura ed impermeabile al controllo democratico. Abbiamo chiesto a gran voce trasparenza. Abbiamo censurato il carattere oligarchico, la mancanza di partecipazione. Ebbene, è ora pubblica la modulistica per il riparto clientelare delle poltrone in Campania. Sembra lo studio di un commercialista. Un registro della contabilità che mostra i posti da distribuire, misurati in punti per l’importanza, il compenso previsto, i rimborsi. Il valore totale di ogni poltrona, data dalla somma dei vari punteggi. A fronte, le forze politiche, misurate in punti anch’esse per i voti riportati, con l’indicazione della quota di punti già utilizzati nella spartizione e di quella ancora da utilizzare. Fogli che circolavano in Consiglio Regionale. Possiamo finalmente dire: esistono regole. Pensavamo a confuse colluttazioni e troviamo invece una ordinata contabilità. Poltrone e forze politiche, indicazione del già avuto e dell’ancora a pretendere. Pensavamo di essere strangolati da una politica stracciona, rissosa, affamata oltre ogni limite. Invece vediamo a ciascuno pacificamente assegnata una casella, secondo criteri oggettivi. A ognuno il suo, un posto per ogni cosa. Per maggioranza ed opposizione. Ordine ed efficienza (...). Nasce allora il sospetto che la malapolitica non si fermi all’assegnazione della poltrona (...). Si avrà il coraggio di dire che un modello istituzionale è arrivato a capolinea con le forze politiche che in esso operano? (...) Che è giunto il momento di cambiare? (...) Qualcuno nei partiti e nelle istituzioni comincerà ad assumersi una responsabilità? (...) Si ritiene davvero che il muro di gomma sia la tattica migliore?

Luigi Esposito

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